Catene o calze da neve: Dal 2025 cambia tutto, cosa prevede la nuova omologazione

Catene o calze da neve: Dal 2025 cambia tutto, cosa prevede la nuova omologazione

Catene o calze da neve? Dal 2025 cambiano regole, scritte e controlli: meno zone grigie, più chiarezza su cosa è legale e cosa no, proprio quando il cartello “obbligo di catene o pneumatici invernali” torna a far paura.

Al primo paesino di montagna, un vigile ferma le auto e indica il cartello blu: catene a bordo o pneumatici invernali. Nel baule, una coppia di “calze” comprate due anni fa in offerta. Il tessuto è ancora buono, ma il dubbio è feroce: valgono ancora? Il vigile tocca il materiale, cerca un marchio, un codice. Fa scorrere la torcia su una cucitura, scuote la testa. Un’auto dietro monta catene sottili, un’altra ha gomme 3PMSF e passa. La neve cade lenta, come se avesse tutto il tempo del mondo. Il cuore, no. Il 2025 non è un dettaglio.

Catene o calze: cosa cambia davvero dal 2025

Dal 2025 la parola chiave è omologazione. Le calze da neve sono considerate “dispositivi supplementari di aderenza” solo se riportano chiaramente la marcatura EN 16662-1, la norma europea che ne certifica prestazioni e sicurezza. Le catene metalliche restano valide se conformi a UNI 11313 o agli standard equivalenti (come ÖNORM V5117/V5119). Tradotto: non basta “somigliare” a una calza o a una catena, serve l’etichetta giusta, visibile sul prodotto e sulla confezione.

Capita a tutti quel momento in cui l’asfalto diventa bianco all’improvviso e la radio dice “nevicata intensa in arrivo”. È successo a Lucia, direzione Abetone: tirava fuori le sue vecchie calze e il controllo le ha bloccate. Nessuna scritta EN 16662-1, solo un generico “Approved”. Ha dovuto comprare in fretta un set omologato in una ferramenta del paese. Le nuove hanno una targhetta cucita e un QR con la lista misure: tre minuti e riparte. Le vecchie, rimaste nel baule, diventano un promemoria costoso.

La logica del cambio è semplice: armonizzare regole e togliere ambiguità tra regioni e forze dell’ordine. Dal 2025 il controllo non si basa più su interpretazioni, ma su marchi, codici e istruzioni in italiano. Questo rende le calze conformi equivalenti alle catene nelle strade dove vige l’obbligo, entro i limiti indicati dal costruttore. Chi circola con dispositivi non certificati rischia sanzioni e, nei casi peggiori, il fermo fino a ripristino dell’equipaggiamento. È un giro di vite, ma chiarisce il campo.

Come scegliere e non sbagliare: metodo, errori comuni, trucchi utili

La scelta parte da una cosa: la misura dei pneumatici. Prendi la sigla sul fianco (es. 225/45 R17) e verifica la compatibilità nella tabella del produttore di catene o calze. Per auto con passaruota stretti, cerca catene sottili (7–9 mm) o calze EN 16662-1 specifiche per veicoli a spazio ridotto. Monta sempre sulla trazione. Fai una prova “a secco” in cortile, cronometra: due minuti in casa valgono mezz’ora al gelo. Metti in borsa guanti, frontale e un tappetino. Sembra banale. Salva serate.

Gli errori? Comprare per misura “simile”, usare calze lisce su ghiaccio vivo, tirare le catene senza riallinearle dopo pochi metri. Siamo onesti: nessuno lo fa davvero tutti i giorni. Eppure quel ripasso fa la differenza tra auto che sale e auto che scivola. Non mischiare coppie e marche, non superare la velocità indicata (spesso 50 km/h per catene, 40–50 per calze). Evita di farle macinare asfalto asciutto: si consumano in fretta e perdi l’omologazione “di fatto”. Il metallo tollera, il tessuto perdona poco.

Un gommista di Sondrio me l’ha detto piano: “Una calza omologata montata bene batte una catena improvvisata ogni volta.” Nel dubbio, fermati, respira, leggi l’etichetta. Le pattuglie nel 2025 guarderanno quella prima di tutto.

“Cercate tre cose: norma di riferimento (EN 16662-1 per calze, UNI 11313 per catene), misure coperte dal produttore e istruzioni chiare. Se manca una, aspettate contestazioni.”

  • Marcatura ben visibile su prodotto e confezione (EN 16662-1 o UNI 11313)
  • Lista misure compatibili che includa esattamente la tua (es. 205/55 R16)
  • Limite di velocità indicato e istruzioni in italiano
  • Kit minimo a bordo: guanti, torcia, panno o tappetino

Oltre la norma: sicurezza reale, auto elettriche e un inverno più intelligente

La carta dice una cosa, la strada un’altra. Le elettriche pesano di più e hanno coppia immediata: le catene sottili di qualità reggono bene, le calze omologate lavorano morbidamente sui controlli di trazione. Se percorri spesso passi innevati, valuta un secondo treno di gomme 3PMSF: su fondo freddo sono un investimento di serenità. Se invece ti capita neve sporadica in città o in collina, una calza EN 16662-1 diventa la cintura di sicurezza “leggera” che ti toglie dai guai. Parliamo chiaro: l’obiettivo non è passare il posto di blocco, è tornare a casa interi.

Punto chiave Dettaglio Interesse per il lettore
Nuova omologazione 2025 Valgono calze EN 16662-1 e catene UNI 11313/ÖNORM Evitare multe e contestazioni ai controlli
Scelta dispositivo Misura esatta pneumatici, spazio nel passaruota, uso reale Comprare una volta, comprare bene
Uso corretto Prova a secco, velocità massima, stop su asfalto pulito Più trazione, meno rischi e usura

FAQ :

  • Le calze da neve sono legali dal 2025?Sì, se riportano la marcatura EN 16662-1 e sono compatibili con la tua misura. Sono equiparate alle catene sulle strade con obbligo, nei limiti d’uso indicati.
  • Le calze comprate anni fa senza EN 16662-1 valgono ancora?No: senza quella marcatura rischi sanzione e contestazione al controllo. Meglio aggiornare il kit.
  • Quale marcatura devono avere le catene metalliche?UNI 11313 o standard equivalenti (come ÖNORM V5117/V5119). Verifica sia sulla confezione sia sul prodotto.
  • Qual è la velocità massima con catene o calze?Di norma 50 km/h per le catene e 40–50 km/h per le calze, secondo il costruttore. Controlla sempre l’etichetta.
  • Quando scatta l’obbligo in Italia?Di solito dal 15 novembre al 15 aprile su molte strade, o con ordinanze locali e segnaletica. Dove vedi il cartello, serve equipaggiamento invernale.

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