Poi succede un tamponamento sciocco. L’agente guarda le tue scarpe, la compagnia sfoglia le condizioni: “abbigliamento idoneo del conducente”. E il rimborso? Magari salta. È qui che la neve diventa burocrazia.
Il parcheggio del rifugio è un mosaico di ghiaccio e chiacchiere. Bimbi con gli sci a spalla, motori che borbottano, dita fredde che cercano le chiavi tra fazzoletti e scontrini. Salgo in auto con gli scarponi ancora umidi, quei Moon Boot morbidi che sembrano cuscini. Tocco il pedale, lo sento lontano, ovattato, e una frenata si trasforma in scivolata a passo d’uomo verso una Panda che spunta dalla curva. Nessuno si fa male, per fortuna. Più tardi, il perito punta il dito su una riga in polizza: **clausola abbigliamento idoneo**. Parole piccole, conseguenze grandi. Non è un dettaglio.
La clausola che non leggi mai: cosa vuol dire davvero “abbigliamento idoneo”
Molte polizze non parlano di Moon Boot, tacchi o infradito, parlano di controllo. La formula suona così: “il conducente deve trovarsi in condizioni psicofisiche e con abbigliamento e calzature tali da garantire il pieno governo del veicolo”. Sembra neutra, lo è finché non serve a spiegare perché un indennizzo venga ridotto o negato in Kasko o infortuni del conducente. Per l’RC verso terzi la compagnia paga comunque, poi eventualmente valuta la **rivalsa** se dimostra condotta gravemente imprudente. È qui che le scarpe entrano in scena, senza essere nominate.
Marco, 39 anni, Trentino, racconta una rotatoria presa male dopo una nevicata. Nessuno ferito, paraurti da cambiare e un preventivo da 1.600 euro. La sua Kasko risponde? Il liquidatore fa le foto ai pedali, nota i Moon Boot larghi, richiama la clausola e propone un taglio del 50% per “condotta non diligente”. Non è statistica ufficiale, è il tipo di storia che broker e periti sentono ogni inverno. Capita nelle valli e nelle città, quando la montagna entra in auto con noi e ci dimentichiamo i piedi in modalità neve.
Il Codice della Strada non vieta specifiche calzature per l’auto. Vietava ciabatte decenni fa, oggi chiede una cosa semplice: mantenere sempre il controllo del veicolo (art. 141) e poter compiere le manovre in sicurezza. Da qui la lettura assicurativa: se le tue scarpe riducono sensibilità e tempi di reazione, hai aumentato il rischio. L’onere della prova resta un tema, perché serve collegare la scarpa all’errore. Eppure, nei sinistri “morbidi” su ghiaccio, quando tutto è sfumato, la clausola “abbigliamento idoneo” diventa una leva negoziale. Spiacevole, ma reale.
Come evitare guai: piccole mosse che valgono oro (anche sulla neve)
La mossa più semplice è quasi banale: tieni in auto un paio di **scarpe da guida** leggere, suola sottile, tallone fermo, lacci ben tirati. Cambiarle richiede trenta secondi, meno di un messaggio vocale. Asciuga le suole con un panno e scuoti la neve dal bordo dei tappetini. Controlla che i tappetini siano fissati: quelli che scivolano sotto i pedali sono un classico che nessuno racconta per pudore. Prima di muoverti, prova la corsa del freno con il piede destro: deve essere naturale, senza “gommapiuma” di mezzo.
Capita a tutti quel momento in cui pensi “è un attimo, faccio due curve così”. È lì che la routine fa brutti scherzi, mentre i Moon Boot trasformano il pedale in un cuscino e lo spazio tra acceleratore e freno si accorcia. Non è solo una questione di neve: anche dentro la città, con tappetini bagnati, la suola diventa una saponetta. Diciamolo chiaro: nessuno lo fa davvero tutti i giorni. Eppure basta quel promemoria appeso al cruscotto, una bustina con le scarpe extra, un panno in microfibra. Piccoli rituali, grandi scocciature evitate.
Le compagnie non amano i titoli da click, amano le abitudini che riducono il rischio. Un perito lo sintetizza così:
“Le polizze non vietano i Moon Boot in sé, vietano la perdita di controllo. Se dimostri condotta diligente, la clausola non è una trappola”.
- Scarpe dedicate alla guida, asciutte e con suola sottile.
- Tappetini ancorati e liberi da neve o ghiaccio.
- Rapida prova pedale-freno prima di partire.
- Neve e ghiaccio fuori dall’abitacolo, mai sul pianale.
- Se cambi guida, cambia anche calzature: sembra ovvio, non lo è.
Prudenza o burocrazia? La domanda giusta da farsi dopo la neve
I Moon Boot raccontano l’inverno: mani che si scaldano al bar, discese che sdraiano il tempo, risate con il naso rosso. In auto raccontano altro: margine, sensibilità, centimetri tra un pedale e l’altro. Siamo noi a decidere quale storia vincerà. L’assicurazione, da parte sua, segue il copione del rischio e usa la riga “abbigliamento idoneo” per scrutare i dettagli che fanno differenza quando i fatti sono sfumati. *Una stretta alle dita, un attimo di gelo, e ti rendi conto che non senti più il pedale.* Forse la domanda non è “posso guidare con gli scarponi?”, ma “perché rischiare di trasformare una giornata di neve in carte da firmare?”. La montagna chiede rispetto, l’auto pure. E una busta con scarpe asciutte nel baule vale più di mille post indignati.
| Punto chiave | Dettaglio | Interesse per il lettore |
|---|---|---|
| Clausola “abbigliamento idoneo” | Può incidere su Kasko e infortuni conducente; l’RC verso terzi paga ma può valutare rivalsa in casi gravi | Capire dove si gioca davvero il rimborso |
| Controllo del veicolo | Il Codice della Strada non vieta specifiche scarpe, pretende controllo pieno dei comandi | Evitare multe e contestazioni di responsabilità |
| Buone pratiche invernali | Scarpe da guida dedicate, tappetini fissati, suole asciutte, prova pedali | Ridurre rischi e discussioni con il perito |
FAQ :
- Posso guidare con i Moon Boot in Italia?Sì, non esiste un divieto specifico per le calzature in auto. La legge chiede che tu mantenga il pieno controllo del veicolo e dei comandi.
- L’assicurazione RC auto può non pagare i danni ai terzi se indosso scarponi?No, l’RC per i terzi danneggiati paga comunque. Il tema semmai è una possibile azione di rivalsa contro l’assicurato in casi di colpa grave provata.
- La Kasko può negare il risarcimento per “abbigliamento non idoneo”?Può ridurre o negare l’indennizzo se la clausola è prevista e il nesso tra calzature e perdita di controllo è dimostrabile. Conta il testo della tua polizza.
- Quali scarpe sono consigliate per guidare sulla neve?Suola sottile e non scivolosa, tallone contenuto, tomaia che non ostacoli il movimento. Stivali voluminosi e suole spesse riducono la sensibilità al pedale.
- Se ho un sinistro “leggero”, cosa faccio per non perdere terreno con l’assicurazione?Documenta subito l’abitacolo (tappetini ancorati, pedali liberi), asciuga i tappetini, cambia scarpe, anota le condizioni della strada e i testimoni. Piccoli fatti aiutano nella trattativa.










Ok la prudenza, ma chi decide quando una calzatura è “non idonea”? Se faccio un urto lieve e avevo sneaker bagnate, cambia? L’onere della prova è della compagnia, giusto? Perchè sembra una clausola elastica usata solo quando conviene.