Un soffio di vento, un tetto che vibra, un’auto in sosta sotto casa. Bastano pochi secondi perché una tegola allentata diventi un proiettile. Quando succede, il confine tra “tutto ok” e “danni seri” è sottile. Chi chiamare subito, in che ordine, e cosa dire al telefono fa la differenza tra un parcheggio tranquillo e un parabrezza in frantumi.
Guardi in alto, vedi due tegole che dondolano come denti da latte, sotto ci sono quattro utilitarie allineate. Il vento fischia, porta l’odore di pioggia e polvere.
*Il vento di oggi non perdona.* Un uomo con il cappellino urla “Attenzione!” e trascina via il suo scooter. Qualcuno chiama il 115 ma non sa spiegare bene da dove cadono le tegole, qualcun altro tira fuori il nastro da pacchi per fare un cordone.
Poi una tegola scivola, tocca la gronda e sparisce dietro un furgone. Silenzio di due secondi. E un brutto presentimento.
Tegole che volano col vento: perché ogni minuto conta
Il vento non sposta solo foglie. Quando prende di lato un tetto con coppi non legati o ganci ossidati, crea un effetto leva che scardina. La prima tegola che si solleva apre la strada alle altre, come un domino. Sotto, auto, passeggini, pedoni di passaggio.
Un rumore metallico, poi un colpo sordo. A terra resta un coccio rosso, sopra un vuoto scuro. È così che una giornata qualsiasi diventa emergenza. E in emergenza, l’ordine delle mosse vale più della forza.
A Pesaro, una mattina di bora, il barista dell’angolo ha visto una tegola sfarfallare sul lato cortile. Ha chiamato il 115, poi ha spostato due sedie e ha urlato ai clienti di liberare i posti sotto il cornicione. I Vigili sono arrivati, la Polizia Locale ha messo le transenne, nessun danno. Storie così finiscono bene perché qualcuno ha preso il telefono nei primi minuti.
I numeri dicono che durante le ondate di vento forte i Vigili del Fuoco fanno migliaia di interventi per tetti e coperture. Non tutte le chiamate portano a un cantiere aperto. Molte servono a mettere in sicurezza il perimetro prima che accada il peggio.
Perché le tegole cedono? Ganci vecchi, malte screpolate, vibrazioni che si sommano, gronde che tirano, antenne che fanno vela. La turbolenza scava sotto i coppi e li solleva. Se il tetto non ha fermacoppi o reti, la probabilità di caduta sale.
C’è anche una catena di responsabilità. Il proprietario o l’amministratore custodisce il bene e risponde dei danni (art. 2051 c.c.). La messa in sicurezza è prioritaria. Le assicurazioni intervengono dopo, non durante. Prima si mette nastro e transenne, poi si discute chi paga.
Chi chiamare subito (e nell’ordine giusto) quando le tegole minacciano di cadere
Prima mossa: chiama i **Vigili del Fuoco (115)** se c’è pericolo attuale per persone o cose. Indica indirizzo preciso, lato dell’edificio, altezza, numero di auto sotto. Subito dopo, se puoi, avvisa i proprietari delle auto a spostarle e crea una zona franca.
Seconda mossa: contatta la **Polizia Locale** per la chiusura temporanea del tratto di strada o dei posti auto. Se il fabbricato è condominiale, chiama l’**Amministratore di condominio**: serve per gli atti d’urgenza e per attivare una ditta di coperture. In caso di evento meteo diffuso, la Protezione Civile comunicherà aggiornamenti e priorità.
Terza mossa: chiama una ditta di lattoneria o coperturisti per la messa in sicurezza post-intervento. Non salire sul tetto, non usare scale con vento forte. Scatta foto da terra per l’RCA auto o la polizza del fabbricato. Diciamolo chiaro: nessuno lo fa davvero ogni giorno.
“La nostra priorità è togliere le persone dal pericolo e delimitare. Il resto, anche il tetto, può aspettare dieci minuti.” — Caposquadra, turno vento
- 115: pericolo immediato, richiedi messa in sicurezza
- Polizia Locale: transenne, deviazioni, rimozione forzata
- Amministratore/proprietario: responsabilità e ditta di coperture
- Foto e targa delle auto: utili per le assicurazioni
- Non toccare le tegole cadute: rischio tagli e crolli
Dopo l’emergenza: sicurezza, responsabilità e come evitarla di nuovo
Finita la raffica, resta il lavoro silenzioso. La ditta misura il danno, fissa i coppi con ganci inox, verifica colmo e scossaline. Il proprietario raccoglie le segnalazioni e, se ci sono auto danneggiate, si apre il dialogo tra assicurazioni. In mezzo, condomini e vicini che cercano di capire come non riviverla.
È capitato a tutti quel momento in cui il cielo cambia colore e pensi “speriamo tenga”. Qui entra la manutenzione: controlli periodici, fermacoppi, reti antiscivolo, verifica delle antenne, canaline pulite perché l’acqua pesi meno. Piccole spese che salvano parabrezza e nervi.
Chi paga se una tegola colpisce un’auto? Se si dimostra il nesso con la custodia del tetto, di solito risponde il fabbricato tramite polizza responsabilità civile. Se l’evento è del tutto imprevedibile e straordinario, le cose si complicano. Vale parlarne presto, con documenti e foto in mano, e con la calma che dopo il vento torna sempre. Anche se dura poco.
| Punto chiave | Dettaglio | Interesse per il lettore |
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FAQ :
- Chi devo chiamare per primo se vedo tegole pericolanti?Se c’è un rischio concreto, chiama il 115. Indica posizione precisa, lato dell’edificio e quante auto sono sotto. Poi avvisa Polizia Locale e amministratore/proprietario.
- Posso spostare io le transenne o usare nastro per chiudere l’area?Puoi creare un perimetro di fortuna da terra e a distanza, solo per allontanare le persone. Per la chiusura ufficiale di strada o parcheggi interviene la Polizia Locale.
- È legale salire sul tetto per fissare le tegole prima che arrivi qualcuno?No, è pericoloso. Senza DPI e linea vita rischi cadute e responsabilità. Attendi i tecnici o la squadra di coperture chiamata dall’amministratore/proprietario.
- Se una tegola danneggia la mia auto, chi paga?Dipende dal nesso con la custodia del tetto. Spesso risponde la polizza RC del fabbricato. Documenta con foto, data, targa e contatta la tua assicurazione per l’iter.
- Come prevenire con costi sostenibili?Controlli ogni due anni, ganci inox o fermacoppi nelle zone esposte, revisione di colmi e scossaline, antenna ancorata, gronde pulite. Una visita rapida prima della stagione ventosa evita sorprese.









