Termosifoni: L’errore sulla valvola che sta facendo raddoppiare la tua bolletta del gas

Termosifoni: L'errore sulla valvola che sta facendo raddoppiare la tua bolletta del gas

Bollette del gas che schizzano su, termosifoni caldi a tratti, stanze fredde nonostante la manopola girata tutta a destra. Spesso il colpevole è un gesto automatico: trattare la valvola del radiatore come un interruttore. Pare un dettaglio, e invece può far lievitare i consumi senza che te ne accorga. La buona notizia? Si corregge in pochi minuti.

Giri la ghiera numerata fino al 5, “così scalda prima”, mentre la caldaia inizia a brontolare in fondo al corridoio. Intanto il caffè sale, la stanza si scalda, poi a metà giornata hai una sauna e apri la finestra per respirare. A fine mese, la stangata: bolletta quasi doppia rispetto all’anno scorso. La vicina ti dice: “Sarà il gas che costa”. Sì, anche. Ma c’è dell’altro. Il numero sulla ghiera non è un acceleratore.

La trappola della valvola: usarla come un interruttore

La valvola termostatica non aumenta la potenza del termosifone, regola la temperatura della stanza. Se la metti su 5, stai chiedendo 24-26 °C fissi. La caldaia continua a lavorare finché l’ambiente non ci arriva, e se il radiatore è coperto da una tenda o ostacolato da un mobile, non ci arriverà presto. Risultato: bruci gas per ore, poi apri le finestre per smaltire l’eccesso.

Ci siamo passati tutti quel giorno di pioggia in cui hai steso i panni proprio sopra il termosifone: un cappotto imbottito per la valvola, che “pensa” che la stanza sia fredda e tiene aperto il flusso. In un condominio di Torino, l’amministratore ha notato che chi lasciava le teste al livello 5 tutta la stagione spendeva in media il 22-30% in più rispetto a chi impostava 3-3,5. Non è matematica pura, ma la tendenza è chiara. Se poi la stanza non raggiunge mai la temperatura, la caldaia gira quasi senza sosta.

Qui entra in gioco anche la caldaia a condensazione. Quando troppe valvole sono chiuse o quando chiedi temperature altissime, il ritorno dell’acqua si scalda troppo e la caldaia condensa meno. Questo fa perdere efficienza e aumenta i consumi. Inoltre, l’apri-chiudi continuo delle valvole porta a cicli brevi della caldaia, che sono un buco nero di gas. **Il vero errore è trattare la valvola come un ON/OFF nervoso, invece di lasciarle “inseguire” con calma la temperatura desiderata.**

Le mosse giuste per pagare meno e stare meglio

Regola base: scegli una temperatura e lasciala lavorare. Metti la valvola su 3 (circa 20 °C), attendi 24 ore e valuta. Se senti fresco, sali a 3,5; se fa caldo, scendi a 2,5. Non coprire mai la valvola con tende o mobili. Sfiata i termosifoni a inizio stagione, e tieni libera la griglia del copritermosifone. Se hai caldaia a condensazione, imposta la mandata tra 50 e 60 °C nelle mezze stagioni: più la mandata è moderata, più la caldaia condensa e meno consuma.

Diciamocelo: nessuno gira tutte le valvole stanza per stanza ogni giorno. Etichetta le ghierine con un piccolo adesivo “notte/giorno” e usa mezzi scatti. In camere poco usate, non chiudere del tutto: imposta 1,5-2 per evitare umidità e sbalzi. Evita finestre spalancate con valvola su 4-5: arieggia per 5-7 minuti a valvola su 1. Se hai anche un termostato ambiente “smart”, imposta curve morbide e non creare guerre di comando tra testine e termostato centrale.

Quando due sistemi si parlano male, il gas lo paghi tu. La vera svolta è smettere di accelerare e frenare continuamente.

“La valvola termostatica non produce calore: decide quando fermarlo. Se le chiedi troppo, ti fa pagare il resto in bolletta.” — Marco, termotecnico

  • Imposta 3 come base e registra la tua “tacca comfort”.
  • Lascia spazio attorno alla testina: 20 cm liberi da tende e mobili.
  • Non chiudere tutti i radiatori: mantieni un minimo di circolazione.
  • Arieggia breve e intenso, non a valvola spalancata.
  • Controlla annualmente sfiato e pressione impianto.

Un nuovo modo di scaldarsi, senza sprechi

La domanda da farti non è “quanto calore posso spingere dentro casa?”, ma “quanto calore mi serve davvero per stare bene?”. Se lasci che la valvola insegua una temperatura sensata, la casa diventa prevedibile, meno nervosa, più asciutta. **Riduci i picchi, spariscono i colpi di freddo, la caldaia smette di fare su e giù come un ascensore.** Piccoli gesti, ripetuti, pesano più di qualsiasi “boost”.

Non tutti gli edifici reagiscono allo stesso modo: muri in pietra, serramenti vecchi, esposizione al nord cambiano il gioco. Eppure il principio resta solido: niente manopole a fine corsa, niente stanze-tomba a valvola chiusa, niente coperture sul radiatore. Un impianto equilibrato costa meno, dura di più e ti regala comfort stabile. Condividi le tue impostazioni con i vicini, confronta consumi, fai piccole prove di una settimana. A volte basta il numero 3 al posto del 5 per scoprire che la differenza non è solo in bolletta.

Punto chiave Dettaglio Interesse per il lettore
Impostazione corretta 3 ≈ 20 °C, regola a mezzi scatti dopo 24 h Comfort stabile senza sprechi
Valvola libera Niente tende, mobili o panni sopra Evita richieste continue di calore
Mandata caldaia 50–60 °C nelle mezze stagioni per condensare Taglio consumi e cicli brevi

FAQ :

  • A cosa serve davvero la valvola termostatica?Modula il passaggio di acqua calda nel radiatore per mantenere la stanza a una temperatura impostata, non per “scaldare più forte”.
  • Quale numero devo scegliere sulla ghiera?Parti da 3 (circa 20 °C), aspetta un giorno e poi alza o abbassa di mezzo scatto in base a come ti senti.
  • Meglio chiudere i termosifoni nelle stanze che non uso?No: lascia 1,5–2 per evitare muffe e sbalzi che costano di più quando riapri.
  • Perché sento gorgoglii e la parte alta è fredda?C’è aria nel radiatore: sfiata con la stagione fredda e controlla la pressione dell’impianto.
  • Posso davvero dimezzare la bolletta?Se evitavi il 5 fisso e aprivi spesso le finestre, l’ottimizzazione può valere decine di punti percentuali. In case sbilanciate il taglio può essere sorprendente.

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