Buttare la neve in strada: Le multe salatissime che rischi

Buttare la neve in strada: Le multe salatissime che rischi

Un vicino spinge la pala come un aratro, ammassando neve fino al bordo del marciapiede. A un certo punto, con un colpo di spalla, la ributta in carreggiata: il cumulo si spacca, scivola, si compatta in mezzo alla corsia. Passa un bus, slitta di mezzo metro, un clacson lungo come un rimprovero. Lui fa spallucce, “dove la metto?”. Sembra un gesto da niente, lo capisco. Eppure, lì si accende una miccia invisibile fatta di rischi, responsabilità e multe che non perdonano.

Buttare la neve in strada: il boomerang che non vedi arrivare

A prima vista è la scorciatoia perfetta: ripulire davanti al portone e liberarsi del mucchio buttandolo in strada. In realtà succede l’opposto. Quel cumulo diventa scivoloso, riduce la visuale in curva, blocca i tombini e si trasforma in lastra di ghiaccio la notte. Qui non parliamo solo di buon senso. Entra in scena il Codice della Strada e le ordinanze comunali: depositare materiale che ostacola la circolazione è vietato, e la neve non fa eccezione.

Un episodio tipico: periferia di una città del Nord, mattina di mercato. Un residente spinge la neve oltre il marciapiede, creando un cordolo che stringe la corsia. Uno scooter passa, perde aderenza dove il ghiaccio si è compattato, finisce a terra. Arrivano i vigili, raccolgono due testimonianze e verificano le telecamere del negozio all’angolo. La multa scatta per “immissione di materiale in carreggiata” e parte l’iter per i danni. Non serve una bufera per finire nei guai, basta un gesto sbagliato.

La logica delle sanzioni non è punitiva, è preventiva. Una strada è uno spazio condiviso: introdurre ostacoli, anche “solo neve”, altera le condizioni di sicurezza. La norma vieta di depositare cose che creano pericolo o intralcio, e gli enti locali stringono le maglie con ordinanze stagionali. Se quell’ammasso provoca cadute o incidenti, subentra anche la responsabilità civile: risarcimenti, franchigie assicurative, contenziosi. In casi estremi, può configurarsi il “getto pericoloso di cose”. *Non è solo buonsenso: è legge.*

Come gestire la neve senza rischiare multe (e guai)

La regola d’oro è semplice: spala verso l’interno della tua proprietà, non verso la strada. Crea un cumulo lungo la recinzione o tra l’auto e il muro, lasciando un corridoio pedonale di almeno un metro. Prima di farla diventare un muro, spezzala in strati e compatta solo la base. Sgrana i tombini: tenerli liberi evita allagamenti e ghiaccio a ricomparsa. Se puoi, spargi un velo di sale o sabbia a fine lavoro: 20–30 g/m² bastano. Il timing conta: agisci subito dopo la nevicata, quando la neve è leggera.

Gli errori che fregano sono piccoli. Spingere la neve oltre il marciapiede “tanto poi passa lo spazzaneve” è un classico che complica la vita a tutti. Creare barriere alte vicino agli incroci riduce la visuale e moltiplica i rischi. Capita a tutti quel momento in cui la pala sembra più pesante della ragione. Diciamolo: nessuno lo fa davvero ogni giorno. Spezza il lavoro, fai pause brevi, controlla gli scarichi, e tieni un secchio con sabbia o ghiaia per i tratti critici. Piccoli gesti, grandi problemi in meno.

In città il confine fra “mio” e “di tutti” è una linea sottile. Qui si gioca la differenza tra civiltà e multa.

“La neve non è un rifiuto qualsiasi: in strada diventa un ostacolo, e di notte si fa pericolosa come il vetro,” ci ripete spesso un comandante della polizia locale.

Nei giorni di gelo, pensa come una squadra: coordina con i vicini, libera gli attraversamenti, avvisa il portinaio se un tombino è tappato.

  • Non gettare neve in carreggiata o piste ciclabili.
  • Non coprire tombini, scivoli e fermate bus.
  • Non creare cumuli agli sbocchi dei passi carrai.
  • Usa sabbia o ghiaia dove il ghiaccio ricompare.
  • Segnala con un cono i punti scivolosi finché non drena.

Multe, responsabilità e buon senso: cosa rischi davvero

Quando butti la neve in strada stai cambiando il comportamento della strada stessa. È lì che scatta la catena: limite di aderenza più basso, visuale ridotta, canalette intasate, blocchi sul passaggio carrozzine. Le sanzioni amministrative previste dal Codice della Strada e dai regolamenti comunali possono andare da decine a diverse centinaia di euro, con cifre che crescono se c’è intralcio alla circolazione o danno. Se qualcuno cade o urta, il conto si allarga: responsabilità civile, perizia, assicurazione che chiede rivalsa. C’è anche il profilo penale nei casi di “getto pericoloso di cose”. Non serve arrivare fin lì per capirci qualcosa. Un marciapiede pulito bene, un tombino libero e un cumulo fatto all’interno della proprietà evitano multe, litigi tra vicini e rogne con i vigili. La neve passa, le scelte restano. E raccontano chi siamo.

Punto chiave Dettaglio Interesse per il lettore

FAQ :

  • question 1Buttare la neve in strada è vietato perché crea intralcio e pericolo per la circolazione. Le sanzioni variano in base al regolamento comunale e al Codice della Strada, con importi che possono salire se si causano danni o incidenti.
  • question 2Puoi accumulare la neve dentro la tua proprietà, ai lati del vialetto o lungo la recinzione, lasciando un corridoio pedonale. Tieni liberi tombini, passi carrai e fermate dei mezzi pubblici: sono punti sensibili e spesso controllati.
  • question 3Se qualcuno scivola sul ghiaccio creato da neve buttata in strada, puoi essere chiamato a rispondere dei danni. Si attiva la responsabilità civile e la tua assicurazione può rivalersi se c’è violazione di regole o ordinanze.
  • question 4Sale o sabbia? Il sale previene il ghiaccio se usato prima o subito dopo la nevicata; la sabbia aumenta l’aderenza senza sciogliere. Una combinazione leggera è spesso la soluzione più pratica in ambito domestico.
  • question 5Chi fa i controlli? Di solito la polizia locale, soprattutto nei giorni con ordinanze in vigore. Anche segnalazioni dei vicini o dei negozianti possono far scattare un sopralluogo e, se serve, la sanzione.

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