Infissi in alluminio che sudano col gelo: Il problema che nessuno ti dice

Infissi in alluminio che sudano col gelo: Il problema che nessuno ti dice

Il davanzale è bagnato, il silicone fa una linea scura, e nell’angolo senti freddo che entra come un sussurro. Nessuno te lo dice quando scegli l’alluminio: quando fuori gela, la finestra “suda”. E tu inizi a chiederti se è normale, o se è già un problema che cresce in silenzio.

La prima volta che me ne sono accorto era all’alba, una luce pallida filtrava dalla strada e il bordo in alluminio brillava di goccioline sottili. Mia figlia aveva disegnato col dito un cuore sul vetro appannato, e io, istintivamente, ho asciugato con la manica. Il vicino, incontrato in ascensore, ha detto che «fa così d’inverno», come fosse il rumore della pioggia o l’odore del caffè. Ho iniziato a osservare: il bagno dopo la doccia, la cucina quando l’acqua bolle, il salotto dopo una serata con amici. L’umidità non si vede, ma lascia tracce. Piccole, tenaci, ogni giorno. Qualcosa non torna.

Perché l’alluminio “suda” quando fuori gela

La scena è questa: dentro aria tiepida e umida, fuori un taglio di ghiaccio. L’alluminio è un materiale che conduce molto il freddo, e appena la superficie scende sotto il punto di rugiada dell’aria interna, il vapore si trasforma in acqua. Le goccioline si allineano sul profilo, poi scendono verso il davanzale come un filo di pioggia domestica. Sembra banale, è fisica pura.

Marta, Bologna, appartamento anni ’70. Ha cambiato i vetri, non i telai: d’inverno il mattino trova l’angolo destro con una perla d’acqua che ritorna ogni volta. Ha misurato: dopo una cena con quattro persone e forno acceso, l’igrometro segna 65%. In una casa si producono fino a 10 litri di vapore al giorno tra docce, cucina, piante e respiri. Non serve un temporale per fare condensa: basta una stanza allegra.

Qui entra in gioco la differenza tra vecchi infissi freddi e quelli con taglio termico. I primi trasmettono il gelo dall’esterno all’interno senza pietà; i secondi inseriscono una barriera isolante nel profilo. Il vetro conta, ma conta anche il nodo con il muro, il cassonetto delle tapparelle, le guarnizioni che nel tempo si schiacciano. Non è solo l’infisso, è l’insieme: quando la temperatura superficiale scende, l’acqua si deposita. Tutto lì, ma tutto nascosto.

Cosa fare subito (e cosa evitare)

La mossa più concreta è semplice: aria in due tempi. Apri completamente due finestre opposte per 5 minuti al mattino, poi ripeti nel pomeriggio. L’aria si rinnova senza raffreddare i muri, e l’umidità scende. Tieni l’UR tra 40 e 55% con un igrometro da pochi euro, e se cucini o fai la doccia avvia la cappa o l’estrattore subito. Dove vedi la goccia formarsi, asciuga e osserva: ti dirà dove intervenire.

Gli errori si nascondono nelle abitudini. Tende pesanti addossate al serramento, stendino in salotto, piante a ridosso dell’infisso, notte con porta chiusa e nessun ricambio. Diciamocelo: nessuno lo fa davvero ogni giorno. Allora scegli una routine minima e fattibile: micro-aerazione dopo la doccia, coperchi in cucina, deumidificatore in modalità automatica nelle serate con amici. Capita a tutti quel momento in cui la casa sembra “respirare poco”. Ascoltarla cambia il resto.

Le soluzioni “miracolose” non esistono, ma le buone pratiche funzionano se ripetute. Se l’infisso è molto freddo, valuta guarnizioni nuove e verifica il cassonetto: un taglio d’aria lì vanifica tutto. A volte il problema è piccolo, ma insiste finché non lo guardi da vicino.

“Non cercare spray magici: cerca equilibrio tra temperatura, umidità e superfici. È lì che la condensa perde forza.” — Tecnico serramentista, Milano

  • Compra un igrometro e punta a 40–55% di umidità relativa
  • Apri “tutto e subito” per pochi minuti, non a spiraglio per ore
  • Riduci le sorgenti: coperchi, cappa filtrante collegata all’esterno, niente panni bagnati sui termosifoni
  • Controlla guarnizioni, cassonetti e spifferi con una candela o una striscia di carta

Guardare oltre la goccia

La condensa sugli infissi in alluminio non è una colpa della casa, è un segnale. Dice che l’aria è carica e le superfici sono troppo fredde. Puoi ingannarla per una stagione, o puoi ripensare l’insieme: ventilazione, abitudini, piccoli lavori. Una finestra asciutta al mattino cambia l’umore della stanza, e fa differenza sulla salute delle pareti.

Si può fare a step: prima l’aria, poi le guarnizioni, poi il nodo più debole tra cassonetto e spalletta. Se resta, si valuta un infisso con taglio termico e un vetro basso emissivo. Non serve rifare tutto subito, serve capire dove perde il calore e dove stagna il vapore. La casa ti restituisce quello che le dai. A volte basta poco, altre volte serve un progetto. L’equilibrio, qui, è la vera soluzione aperta.

Punto chiave Dettaglio Interesse per il lettore
Condensa = superficie fredda + aria umida Quando la temperatura dell’infisso scende sotto il punto di rugiada, si formano gocce Capire il meccanismo aiuta a scegliere mosse efficaci
Routine di aerazione mirata Due aperture complete da 5 minuti riducono l’umidità senza raffreddare la casa Soluzione pratica, zero costi, risultati rapidi
Aggiornamenti intelligenti Guarnizioni, cassonetti, e infissi con taglio termico migliorano la temperatura superficiale Investire dove serve davvero, evitando spese inutili

FAQ :

  • Perché i miei infissi in alluminio “sudano” solo quando gela?Perché la superficie scende molto di temperatura e supera la soglia del punto di rugiada. In quelle ore l’aria interna incontra una parete troppo fredda e condensa.
  • La condensa può danneggiare casa e salute?Se ricorrente, sì: macchie, muffe negli angoli, guarnizioni indebolite. Per le persone, aria più carica di spore e un comfort peggiore.
  • Il taglio termico elimina il problema?Riduce molto il rischio, non fa miracoli da solo. Se l’aria interna resta umida e manca ricambio, un po’ di condensa può comparire lo stesso.
  • Come arieggiare senza raffreddare tutto?Apri completamente per pochi minuti, più volte al giorno. In alternativa, valuta una ventilazione controllata decentralizzata nei locali umidi.
  • Silicone, spray e vernici “anti-condensa” funzionano?Aiutano l’aspetto per poco tempo. Non risolvono la causa: temperatura superficiale bassa e umidità alta. Meglio intervenire su aria e ponti termici.

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