Non è colpa dei fuochi, né delle tue mani. Spesso è l’ISO automatico che pompa la sensibilità alle stelle, rovina i colori e spalma la luce. La buona notizia: puoi domarlo in pochi tocchi.
Le prime esplosioni aprono il cielo, la folla trattiene il fiato. I telefoni si alzano come lucciole, qualcuno urla “Guarda questo!”. Io alzo il mio, apro la fotocamera e mi ritrovo strisce stanche, punti bianchi che si allargano come gocce su un vetro. Una bambina a fianco commenta: “Nel mio si vede tutto mosso”. Sento il vento, il fumo, l’algoritmo che cerca di capire la notte e sbaglia di grosso. Allora entro in modalità Pro e abbasso l’ISO, come si abbassa la voce quando non serve gridare. Una volta impostato l’ISO, respira e aspetta. E succede qualcosa.
Perché l’ISO cambia tutto nei fuochi d’artificio
I fuochi sembrano buio e poi accecanti lampi. L’auto-ISO tenta di salvare le ombre e spinge la sensibilità a 1600, 3200, a volte oltre. Il risultato? Rumore, bagliori che “sbavano”, colore che implode. I fuochi sono già luminosi, non hanno bisogno di amplificazione. Hanno bisogno di spazio per disegnare. Con un ISO basso, l’esplosione rimane fine, la scia è pulita, i rossi non bruciano, i verdi non diventano foglie acide.
Una sera d’agosto, Giulia accende la modalità Pro del suo Android. ISO 100, tempo di scatto 1 secondo, treppiede da borsa. Scatta. Le scie sembrano calligrafia, il viola tiene, i contorni stanno in riga. Prima, con ISO automatico a 3200 e 1/15 di secondo, aveva ottenuto macchie di latte e un cielo grigio. Stesso punto, stessi fuochi, mondo diverso. Bastano due numeri e un appoggio stabile per passare da “eh” a “wow”.
L’ISO non “illumina” la scena, amplifica il segnale del sensore. Più alto è, più sporco e compresso diventa tutto. Nei fuochi questo uccide il contrasto tra neri profondi e lampi sottili. Con ISO 50-200 dai al sensore margine e puoi allungare un po’ il tempo di scatto, così catturi la traiettoria senza bruciare il nucleo. La nitidezza, qui, nasce dal controllo del surplus di luce, non dall’aggressività.
Come impostare l’ISO sul telefono, passo dopo passo
Apri la fotocamera e passa alla modalità Pro/Manuale se sei su Android. Cerca ISO e portalo su 50, 64 o 100, a seconda del minimo del tuo modello. Imposta il tempo tra 0,5 e 2 secondi, WB su “Luce diurna” o 5000K, tocca l’icona del fuoco e mettila su infinito. Disattiva l’AI scena notturna. Su iPhone apri un’app come Halide, ProCamera o Lightroom: ISO 100-200, tempo 1 secondo, blocco messa a fuoco su infinito, modalità Notte a zero nella camera nativa se non usi app Pro. Timer 3 secondi, telefono stabile.
Evita lo zoom digitale: rovinerebbe i dettagli delle scie. Meglio 1x, poi ritaglio. Pulisci la lente, un velo di fumo la opacizza in fretta. Non rincorrere ogni scoppio: osserva il ritmo, premi quando la scia sale e lascia che il tempo faccia il resto. Ci siamo passati tutti, il pollice impaziente che rovina l’inquadratura. Diciamoci la verità: nessuno lo fa davvero ogni giorno. Ma la sera dei fuochi basta un minimo di rituale.
Una regola semplice salva molte foto. Se la luce è estrema, l’ISO dev’essere umile. ISO basso, tempo medio, stabilità ferrea. Fai parlare il cielo e non il processore.
“I fuochi sono luce pura contro il buio: tieni l’ISO a freno e lascia che la scia scriva da sola.”
- ISO: 50–200
- Tempo: 0,5–2 s
- EV: da 0 a −1
- Messa a fuoco all’infinito
- Lente: 1x grandangolare standard
- Treppiede o appoggio, timer 3 s
- RAW se disponibile, HDR off
E poi? Composizione, tempi, piccoli trucchi che fanno la differenza
Il punto non è solo “far vedere i fuochi”. È farli respirare con qualcosa in primo piano: un profilo, un campanile, la fila dei tetti. Scatta quando il primo bottone di luce si apre, lascia il secondo appena iniziato entrare nel frame. Se il vento soffia verso di te, anticipa di mezzo secondo e cambia direzione appena il fumo sporca la scena. A volte basta spostarsi di tre passi.
| Punto chiave | Dettaglio | Interesse per il lettore |
|---|---|---|
| ISO basso | 50–200 per preservare colore e contorni | Scie pulite, niente macchie lattiginose |
| Tempo di scatto | 0,5–2 s con telefono stabile | Tracce eleganti senza bruciature |
| Focus e composizione | Infinito, 1x, elemento di foreground | Foto più “vere” e condivisibili |
FAQ :
- Meglio ISO 100 o 200 per i fuochi?Se puoi tenere fermo il telefono, ISO 100. Se il tempo scende troppo, ISO 200 è un buon compromesso.
- Quanto lungo il tempo di scatto?Tra 0,5 e 2 secondi per la maggior parte degli show. Prova 1 s come base e adatta al ritmo.
- Serve per forza un treppiede?Non per forza. Un appoggio solido, un muro, una ringhiera e il timer da 3 s risolvono molto.
- Meglio modalità Notte o Manuale?Manuale con ISO basso vince sui fuochi. La modalità Notte tende a impastare e ad allungare scatti inutili.
- RAW o JPEG/HEIF?RAW se vuoi editare luci e colori dopo. Altrimenti JPEG/HEIF va bene, ma evita HDR e filtri aggressivi.









